Contronatura?

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Sempre più spesso si sente invocare la formula “contro-natura” dagli omofobi che cercano di giustificare il loro rigetto di ogni pratica sessuale che si discosta dai rassicuranti binari etero. Di contro i difensori della libertà e dei diritti LGBTQ, contestano quella formula alla luce di una naturalità che obbedisce all’amore e non alle distinzioni di generi. Possiamo invitare una terza voce che ci suggerisce di sposare la formula contro-natura.

Ebbene sì!  La sessualità negli umani è sempre contro-natura. Quella etero non lo è meno delle altre. Il desiderio sessuale non obbedisce ad alcuna natura, non è frutto dell’istinto, non è inscritto in uno specifico gene, non è programmato.

Le relazioni erotiche tra partner (chiunque siano) non sono date, pre-iscritte in alcun programma della vita organica o psichica. Non c’è codice genetico o istinto che dirige la sessualità umana. Ci sono le pulsioni, il linguaggio, il desiderio che si costituisce sulla base di una scena fantasmatica primaria, singolare, frutto delle relazioni fondamentali dell’infanzia, frutto delle prime identificazioni.

Inoltre, non potrebbe esserci un partner normale complemento, ovvero standard,  unico in grado di assicurare una “normale” soddisfazione, visto che il godimento lo si prova nel proprio corpo, non c’è fusione, semmai c’è soddisfazione parallela, contemporanea, c’è insomma coabitazione. Fare l’amore è far coesistere due godimenti nello stesso posto allo stesso momento, utilizzando il corpo dell’altro come “strumento”, come oggetto del desiderio. E se è l’oggetto amato, probabilmente lo è non grazie alla natura!