Del sentire performativo. Artaud, Grotowski, Bene.

Michele Cavallo & Gioia Ottaviani C’è un sottile filo rosso che a partire da Artaud passa in Grotowski e in Carmelo Bene. Esperienze pur così distanti nei presupposti e negli esiti, vengono qui proposte per suggerire la collocazione del problema delle emozioni e del sentire performativo, nel superamento di "falsi problemi" in cui spesso ci si è attardati. Sulle orme di questi tre diversi cammini, vengono rintracciate alcune possibilità che la teoria e la pedagogia del teatro novecentesco ha...
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Perché una psicoanalisi

Un'analisi è dura e fa male. Ma quando si crolla schiacciati dal peso di parole rimosse, di comportamenti reiterati, di una vergogna atavica, quando la rappresentazione che ci si fa di sé diventa insopportabile, il rimedio è questo. Questa almeno è la mia esperienza, e per Jacques Lacan serbo un'infinita gratitudine. Non arrossire più di se stessi rappresenta la libertà realizzata. Una psicoanalisi ben condotta insegna questo a coloro che le chiedono aiuto (Françoise Giroud). La psicoanalisi è s...
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Contronatura?

Sempre più spesso si sente invocare la formula "contro-natura" dagli omofobi che cercano di giustificare il loro rigetto di ogni pratica sessuale che si discosta dai rassicuranti binari etero. Di contro i difensori della libertà e dei diritti LGBTQ, contestano quella formula alla luce di una naturalità che obbedisce all'amore e non alle distinzioni di generi. Possiamo invitare una terza voce che ci suggerisce di sposare la formula contro-natura. Ebbene sì!  La sessualità negli umani è sempre ...
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Bellmer e il corpo pulsionale

L’artista Hans Bellmer cerca di riprodurre l’anatomia del corpo. Non l’anatomia esteriore, l’immagine che siamo abituati a vedere allo specchio o quella illustrata nei libri di medicina e ricavata dai tavoli dell’autopsia. Vuole dar figura all’anatomia del corpo vivente, pulsante, intimo, il corpo che ognuno sente a “occhi chiusi”. È l’anatomia del piacere, del dolore, del desiderio, del godimento. È il corpo erotico, anzi erogeno. È il corpo pulsionale. Fatto di zone in primo piano, ingrandit...
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Hiatus irrationalis. Un sonetto di J. Lacan

Hiatus irrationalis (Πάντα ῥεῖ). Una poesia del giovane Jacques Lacan. Nel 1929 Lacan scrisse un sonetto che giudicò sufficientemente riuscito, o sufficientemente importante, da pubblicarlo su “Le Phare de Neuilly” nel 1933. L’analisi di questo sonetto mostra che è il saggio di Alexandre Koyré su La philosophie de Jacob Böhme a sorreggere il poema di Lacan. Si vede come il poema può esprimere, sinteticamente e con i propri mezzi, quello che la prosa sviluppa. E pure come, in una certa misura, ...
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