
«Forse la mia vocazione vera era quella d’autore d’apocrifi, nei vari significati del termine:
perché scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto;
perché la verità che può uscire dalla mia penna è come una scheggia saltata via da un grande macigno per un urto violento e proiettata lontano;
perché non c’è certezza fuori dalla falsificazione».
La prefazione di Lacan ai suoi Scritti?
Potrebbe esserlo.
In fondo, potremmo leggere con più agio la scrittura di Lacan s...
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